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Nasce Soimod Stretta di mano

E’ ormai fatta: Soimar Group S.p.A., società di capitali detenuta al 100% dalla holding Encon, acquisisce tramite aumento di capitale la Modulo Srl.

La nuova realtà industriale si chiamerà Soimod S.p.a. (Soimar-Modulo) ed entrerà a fare parte delle più importanti realtà italiane specializzate nella progettazione e costruzione chiavi in mano di impianti e immobili in vari ambiti industriali, con un consolidato di circa 40 milioni di euro. Soimar nasce nel 2001 da un’idea e dalla volontà imprenditoriale dell’ingegnere Giulio Santin, oggi titolare della holding di investimento Encon che, da diversi anni, acquisisce partecipazioni in settori che spaziano dall’ingegneria alla lavorazione del caffè, passando da energia, fonti rinnovabili, robotica.

Modulo cresce a partire dal 2005 grazie all’imprenditore Federico Ferrari, che punta a creare un’azienda snella, specializzata nelle costruzioni edili e prefabbricati industriali.

Encon sembra investa in settori molto diversi fra loro. Perché questa scelta? «Encon si è specializzata nel differenziare spiega Giulio Santin Ogni investimento è però pervaso da ciò da cui siamo partiti, l’ingegneria. La mettiamo come ingrediente base in ogni progetto, con l’obiettivo di migliorarci sempre. Le società del gruppo ormai sono nomi noti in ciascun settore, Daroma per il caffè nelle varie declinazioni, Soimar Group, ora Soimod S.p.a., nell’ingegneria e costruzioni, Granda Project negli investimenti su fonti di energia rinnovabile, Modulo House in ambito immobiliare, MBL nella robotica».

Qual è la storia della Modulo?
«Ho iniziato la mia attività lavorativa nel 1999 come venditore in un’azienda di prefabbricati industriali, specializzata nella produzione di manufatti e nella realizzazione di opere civili propedeutiche all’edificazione racconta Federico Ferrari Dopo alcuni anni di esperienza in entrambi i settori, nel 2006, ho deciso di creare un’azienda che ripercorresse le medesime fasi lavorative, puntando, contrariamente a quanto fatto dai prefabbricatori, alla realizzazione di un’impresa edile fortemente commerciale e specializzata, legata alle aziende produttrici da importanti partnership. L’ambizione era e rimane quella di proporre ai clienti un interlocutore unico, altamente specializzato, che garantisca in prima persona la qualità del risultato finale, la sicurezza nell’esecuzione dell’opera e un rigoroso rispetto del programma lavori. Oggi, a distanza di 15 anni, l’unione con Soimar porterà l’azienda ad avere gradi di notevole specializzazione in molti più settori, rendendo la proposta sul mercato sempre più interessante».

Ingegner Santin, ci spiega in sintesi la filosofia della Soimar?
«Ho iniziato la mia attività lavorativa come dipendente di un’azienda meccanica prima e di una farmaceutica in seguito. Ero project manager e dovevo trovare ogni tipo di risorsa per la progettazione e realizzazione delle commesse che mi venivano assegnate. I progetti
Giulio Santin, di Soimar Group S.p.A., e Federico Ferrari, di Modulo Srl, in una foto scattata a luglio 2019 in occasione della firma del contratto di appalto per il progetto Siad. A destra, alcune delle realizzazioni di Soimar e Modulo nei vari ambiti in cui operano, dalla chimica alla farmaceutica, dalle costruzioni all’ambientale
Santin: «Lo scopo finale è quello di integrare il General Contractor Soimar con aziende forti e strutturate nei vari settori impiantistici. Soimar ha scelto di partire da ciò che più mancava al gruppo, le opere edili e le costruzioni civili e industriali ma ha già identificato altri target che, a breve, permetteranno una struttura completa e forte sia tecnicamente sia finanziariamente, con costi di struttura bassi e quindi molto competitiva sul mercato».
Ferrari: «L’idea principale è quella di uscire, grazie alle dimensioni del gruppo, dal provincialismo delle opere edili e dei prefabbricati. Noi vogliamo andare oltre, progettando e operando in conto lavoro con diversi impianti sparsi nel territorio nazionale al fine di estendere il portafoglio clienti e la possibilità di forniture chiavi in mano competitive. Vogliamo poter servire l’intero territorio nazionale con soluzioni garantite dalla Soimod».
erano complessi e dirigere gruppi eterogenei, membri di società diverse, non era cosa semplice. Ho deciso quindi di creare nel 2001 una società multidisciplinare che fungesse da general contractor. Sono partito con la Soimar e oggi, dopo quasi 20 anni, il progetto sta passando alla versione 2.0».

Cosa intende per versione 2.0?
«Intendo che per questi 18 anni abbiamo operato come Epc contractor subappaltando le fasi di premontaggio e montaggio. Ora vogliamo che le stesse siano all’interno».

Quali sono i settori in cui operate? Ci dà qualche esempio di lavori in corso?
«Operiamo in diversi settori: chimica, farmaceutica, alimentare, elettronica, ambientale. Uno degli ultimi appalti, fiore all’occhiello del gruppo, è il nuovo stabilimento dei gas tecnici per il gruppo Siad, uno dei principali gruppi chimici italiani, denominato “Gas della vit a”. Soimar opera come Epc Contractor in una soluzione green field, integrando le opere civili con tutte le opere impiantistiche termoidrauliche, clean room sino ad arrivare a un impianto totalmente robotizzato per l’handling e il filling di bombole per uso ospedaliero; un impianto pilota che
diverrà una milestone nel settore».

Ferrari, quali progetti avete per il futuro nell’ambito delle costruzioni?
«L’ingresso nel capitale di Soimar non deve essere visto unicamente con l’ovvia possibilità di offrire al mercato una integrazione impianti-costruzioni, perché l’idea principale è quella di uscire, grazie alle dimensioni del gruppo, dal provincialismo delle opere edili e dei prefabbricati…».

Cosa intende? Ci spieghi meglio.
«Intendo dire che le opere di prefabbricazione sono molto baricentriche rispetto all’impianto di produzione. Noi vogliamo andare oltre, progettando e operando in conto lavoro con diversi impianti sparsi nel territorio nazionale al fine di estendere il portafoglio clienti e la possibilità di forniture chiavi in mano competitive. Vogliamo poter servire l’intero territorio nazionale con soluzioni garantite dalla Modulo… Anzi, scusi l’abitudine… Ormai dalla Soimod S.p.a.!».

Santin, avete altre acquisizioni in programma nel breve periodo?
«Sicuramente non ci fermeremo qui. Lo scopo finale è quello di integrare il General Contractor Soimar con azien-
de forti e strutturate nei vari settori impiantistici. Soimar ha scelto di partire da ciò che più mancava al gruppo, le opere edili e le costruzioni civili e industriali ma ha già identificato altri target che, a breve, permetteranno una struttura completa e forte sia tecnicamente sia finanziariamente, con costi di struttura bassi e quindi molto competitiva sul mercato. Oggi più che mai vanno curati, oltre agli aspetti dell’eccellenza tecnica, anche quelli connessi con le capacità finanziarie e l’ottimizzazione del prezzi e dei costi, per proposte sempre più competitive e cost effective».

Ma è il momento di investire?
Siamo in un momento di crisi e incertezza, c’è il Covid, molti investimenti sono fermi…

«Einstein diceva: “La crisi è come il vento, spazza via gli alberi deboli e lascia quelli forti”. Dedicheremo le prime fasi di questo nuovo corso alla riorganizzazione interna per non farci trovare impreparati quando sicuramente nel breve o medio periodo gli investimenti ripartiranno. Il mondo non può fermarsi a lungo, l’economia troverà nuovo slancio sia da incentivi e stimoli esterni, che da spinte interne al mondo industriale. Saremo pronti e forti per la ripartenza che ormai tutti sognano».

Fonte: La nuova periferia – 21 Ottobre 2020
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